Villa Kherian di Lissaro di Mestrino (PD)
VILLA KHERIAN di LISSARO – COMUNE di MESTRINO (PD)
I fratelli PIETRO, GIUSEPPE, ALESSANDRO, GAETANO ed EMILIO CASAROTTO hanno acquistato la villa Kherian di Lissaro in comune di Mestrino (PD) con rogito del Notaio Coen Giordana di Venezia del 21 Luglio 1925 con una
" condizione sospensiva" per cui – anche per una serie di interventi ed azioni di opposizione imprevedibili, per gli eventi politici del tempo nonché e per le vicissitudini familiari della nobile famiglia armena Kherian, proprietaria della villa e dei terreni agricoli annessi – i fratelli Casarotto sono entrati in possesso di fatto di detti beni solo nel 1927.
Gli antefatti:
Nel periodo del governo austriaco del Lombardo-Veneto (1816/1861), molte proprietà terriere nei comuni di Camisano Vicentino, Mestrino, Bressanvido, Campodoro, Pozzoleone, Sandrigo, Grisignano di Zocco e Carmignano di Brenta erano di proprietà del Principe Ranieri d'Austria, Arciduca d'Austria e Vice Re del Lombardo-Veneto.
Il conte Carlo de Bordeau, imparentato con la Casa Regnante d'Austria, aveva ricevuto in eredità quasi tutti i beni immobili situati nei comuni sopra indicati dopo il ritiro dell'Austria dal Lombardo – Veneto e la costituzione del Regno d'Italia.
Il 6 Dicembre 1899 il conte Carlo de Bordeau muore nel castello di Korberg ( Graz, Austria) e in forza del testamento del 22 Novembre 1898, diventano eredi di quasi tutti i beni immobili e dei diritti reali situati nelle province di Padova e Vicenza la moglie contessa Emma de Bordeau nata Bellagarde e i figli conte Carlo Enrico e Maria Beatrice de Bordeau.
In precedenza il nobile di origine armena Matteo Kherian aveva acquisito per matrimonio la proprietà della villa di Lissaro con tutte le pertinenze terriere e viveva a Lissaro con le sorelle Virginia e Takauhi.
Il 4 Dicembre 1912 Matteo Kherian concedeva in affittanza al signor Angelo Rigon di Monticello Conte Otto i terreni agricoli della villa consistenti in 152 campi padovani, siti in parte in comune di Mestrino e in parte in comune di Campodoro con case coloniche e boarie e le relative adiacenze alle seguenti condizioni:
Durata del contratto dall'11 Novembre 1912 al 10 Novembre 1921;
Corrispettivo Lire 15.200 annue + Lire 100 al campo.
Sono esclusi dall'affittanza : - La Villa di Lissaro; due parti del giardino ( una
davanti e l'altra dietro la villa ); una cantina sotto
la villa; l'uccellanda.
Ed ora veniamo alla complicata situazione creatasi - anche per gli avvenimenti politici europei – con la vendita della Villa di Lissaro con le relative pertinenze agricole ai fratelli Casarotto.
Nel 1917 la rivoluzione russa condusse alla caduta degli zar e alla costituzione di un governo comunista. Il processo di consolidamento del nuovo stato sovietico, che nel 1922 assunse la denominazione definitiva di Unione delle repubbliche sovietiche, incorporava in dette repubbliche anche l'Armenia. Essendo Matteo Kherian cittadino armeno e non avendo lasciato alla sua morte testamento, l'allora console russo in Venezia richiedeva ed otteneva dall'Autorità Giudiziaria Italiana di porre i sigilli alla villa e ai campi di Lissaro come proprietà russa.
Le sorelle di Matteo Kherian, che vivevano a Lissaro, certamente per ignoranza lasciavano fare e da quella data l'amministrazione del patrimonio veniva assunta dal Consolato di Russia di Venezia, che – ininterrottamente - attraverso i vari consoli succedutisi, ha continuato ad amministrare i beni fino al Maggio 1924.
Infatti, scaduto il contratto d'affittanza l'11 Novembre 1921, il Rigon ha continuato la conduzione del fondo usufruendo di decreti di proroga dell'allora reggente del Consolato Russo in Venezia, tale Pietro Besrodny, mentre veniva notificata al Rigon il provvedimento di finita locazione da parte del Consolato Russo nel Maggio 1924 in quanto nel frattempo Virginia Kherian aveva perfezionato gli atti di successione ed ottenuto dal Tribunale il riconoscimento di "successibile" al fratello Matteo pur non essendo "erede" in mancanza del testamento del fratello.
Ma il Rigon, che non aveva fatto nessuna opposizione al decreto di finita affittanza e
che per anni aveva versato gli affitti al consolato russo tramite il Besrodny nonostante la presenza in villa delle sorelle Kherian, non lascia il fondo in quanto non riconosce come "eredi" le sorelle Kherian dichiarando di voler consegnare i beni solo ai "legittimi eredi".
Morta nel frattempo Takauhi Kherian, la sorella Virginia con atto 2 Maggio 1924 diffida il Signor Rigon di consegnarle la tenuta entro due giorni. Non avendo ottemperato alla diffida, la Signora Virginia fa seguire una azione di sfratto per finita locazione senza ottenere alcun risultato. Quindi i fratelli Casarotto, in forza dell'atto di compravendita con "condizione sospensiva", che li riconosceva anche cessionari di ogni azione e ragione nei confronti del Rigon, in data 28 Luglio 1925 chiedono ed ottengono l'esecuzione di un sequestro conservativo – peraltro non eseguito - del patrimonio immobiliare di Lissaro nonché del bestiame, attrezzature, vino, foraggio, frumento e frutti pendenti prossimi a maturazione nel fondo gestito abusivamente dal Rigon, che si oppone con varie istanze al Tribunale di Vicenza affermando in particolare:
di essere il legittimo fittavolo;
di non avere mai visto documenti che attestino che Virginia Kherian sia la legittima erede del fratello Matteo Kherian;
che il contratto di compravendita Virginia Kherian / fratelli Casarotto è nullo;
adducendo inoltre altri motivi che al momento si tralasciano.
Di conseguenza , dopo queste azioni di ricorsi e contro ricorsi da ambo le parti sia presso il Tribunale di Padova ( perché i beni sono situati in provincia di Padova) sia presso il Tribunale di Vicenza ( perché il Rigon risiede in comune di Monticello Conte Otto in provincia di Vicenza), viene chiamato in causa il Rigon presso il Tribunale di Vicenza per un motivo molto particolare. Interpellato per le vie brevi dal Signor Pietro Casarotto presso la tenuta di Bressanvido, che asserisce di avere acquistato dalla contessa Dalle Ore, sui reali motivi per cui non lascia il fondo di Lissaro, il Rigon assicura che lo farà quanto prima perché ora deve curare la propria tenuta di Bressanvido.
Pietro Casarotto però, constatato presso la Conservatorie delle ipoteche di Vicenza che la tenuta di Bressanvido era invece intestata alla moglie del Signor Rigon e non allo stesso Rigon e quindi venendo a mancare le garanzie reali da assicurare da una parte alla Virginia Kherian i fitti non versati delle annate decorrenti dalla scadenza del contratto di affittanza nonché gli interessi e gli eventuali danni al fondo e dall'altra i danni derivanti ai fratelli Casarotto per la mancata gestione del fondo dalla data di acquisto, decidevano di citare in giudizio il Rigon per la conferma del sequestro dei beni di Lissaro e per stabilire la consistenza del credito e per non perdere le garanzie sul credito stesso in quanto l'unica proprietà intestata al Rigon è una modesta casa di abitazione con un po' di terreno circostante nel comune di residenza di Monticello Conte Otto su cui era stata iscritta ipoteca di Lire 8.000 il 4 Dicembre 1912 a favore di Matteo Kherian a garanzia degli obblighi assunti con la sottoscrizione del contratto di affittanza.
Il Tribunale di Vicenza, nell'accogliere le istanze della Signora Kherian e dei fratelli Casarotto e nomina due periti:
un ingegnere civile con l'incarico di determinare il reddito ricavato dal Signor Angelo Rigon negli anni 1924, 1925, 1926 e fino al 20 Luglio 1927, reddito che viene stimato, dedotte le spese di produzione, in Lire 290.231,15;
un perito agrario per valutare i danni derivanti dalla cattiva e trascurata conduzione del fondo ( alberi abbattuti, arature nei tempi stagionali sbagliati, campi lasciati incolti, mancate seminagioni e concimazioni ecc.). Il danno complessivo è stato valutato in Lire 81.000.
La causa si conclude con piena vittoria della Signora Virginia Kherian e dei fratelli Casarotto nel 1927 e da questa data i Casarotto riescono finalmente a prendere possesso della Villa Lissaro e degli annessi fondi agricoli.
Non si è a conoscenza, non avendo potuto consultare la relativa sentenza, le condizioni di compensazione stabilite dal Tribunale di Vicenza. E' invece nota, in quanto indicata nell'atto di compravendita del Notaio Coen Giordana di Venezia del 21 Luglio 1925, la somma pagata dai fratelli Casarotto alla Signora Virginia Kherian: Lire 925.000.