Il cardiochirurgo Prof. DINO CASAROTTO
Il Cardiochirurgo Prof. DINO CASAROTTO
DINO CASAROTTO è nato a Curtarolo, provincia di Padova, nel 1935, ha fatto gli studi medici
e si è laureato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Padova.
Vincitore di una borsa di studio internazionale "Claude Bernard", nel 1968 ha lavorato presso l'Hospital Brussais di Parigi e nel 1975 è stato "Honorary Assistant" presso il Nationali Heart Hospital di Londra.
Ha percorso tutta la sua carriera medica ed universitaria a Padova dove nel 1991 è diventato direttore del Centro di Cardio Chirurgia.
Tutta la sua attività medica è stata dedicata alla cura dei pazienti, all'insegnamento e alla ricerca.
Ha portato i risultati della scuola cardiochirurgia padovana nei più importanti congressi di cardiochirurgia nazionali e internazionali e durante la sua attività l'Università di Padova ha avuto relazioni scientifiche con i centri più noti di cardiochirurgia del mondo.
Ha operato pazienti cardiopatici di qualunque età e patologia.
Ha pubblicato più di 370 lavori di interesse scientifico.
Data l'età può essere considerato un pioniere della cardiochirurgia.
Nel Febbbraio del 2003 è stato incarcerato per 13 giorni con l'accusa di corruzione e omicidio colposo; è stato quindi sospeso dall'Università, processato e condannato il 09 Giugno 2008 a cinque anni e nove mesi di reclusione.
L'otto Febbraio 2010 al processo d'appello il reato di corruzione è stato estinto per prescrizione mentre è stato assolto dall'accusa per avere applicato le protesi cardiache perché il fatto non sussiste.
Il quattro Maggio 2011 in Cassazione è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.
Cuore malato – di Paola Agostini in Casarotto
(Poesia dedicata al cardiochirurgo Prof. Dino Casarotto)
Notte in corsia d’ospedale,
un filo di luce dalla mia piletta,
mi induce a vegliar
il respiro affannato
di un cuore malato.
TAM… TAM… sempre più piano,
cuore stanco,
cuore impazzito,
cuore finito,
in fibrillazione,
forte emozione,
un pugno sul cuore,
fitte di dolore.
Sul petto appoggiato,
un filo incrociato,
manda dei suoni il monitor allarmato.
Oh! Cuore ti sei fermato!
Attimi convulsi… Ma… TAM… TAM…
la vita bussa ancor,
Si! Vuol vivere il tuo cuor.
L’alba ti sorride,
e una voce ti sussurra…
“Coraggio continua a sperar
la vita con se ti vuol portar.”