Genealogia Famiglie Casarotto


Il territorio e le colture di Vicenza nel secolo XIII

 

Molti comuni delle città italiane nella prima fase della loro esistenza avevano attorno al nucleo abitato, solitamente racchiuso entro mura difensive, un'ampia fascia esterna di terreno della quale i cittadini si servivano per i loro fabbisogni alimentari in maniera "collettiva", senza cioè che fosse parcellizzata in piccole proprietà private. Anche Vicenza ne possedeva una suddivisa tra i quarteria ( quartieri, cioè i quattro quarti) del centro.

Durante la dominazione ezzeliniana, a causa del disinteresse dei cittadini di Vicenza per il bene pubblico e l'attaccamento ai beni privati, il sistema delle colture venne stravolto per cui dopo la morte del "tiranno" occorreva riordinare la complessa materia. Così "nell'anno 1277 dalla nascita di Cristo, Giovedì primo Luglio, a Vicenza, nel palazzo comunale" il Consiglio dei Quattrocento approvò le risultanze del lavoro compiuto da una commissione creata appositamente qualche anno prima perché individuasse sul posto e fissasse per iscritto una volta per tutte i vecchi confini delle colture.

Questi confini cominciavano dal ponte di Cresole, sulla strada che va a Vicenza, proseguivano verso Vigardolo e qui, seguendo il fiume Tribolo, giravano verso Bertesina fino alla confluenza del Tribolo nel Tesina. Seguivano quindi il Tesina fino alla confluenza del Tribolo nel Tesina. Seguivano quindi il Tesina fino alla confluenza nel Bacchiglione dalle parti di Secula. Di lì saltavano sulla strada che va da Vicenza a Costozza e proseguivano fino alla Cengia de Forla attraversando la chiusura della Sig.ra Mattea moglie del Sig. Guidone da Pandecampo.

A questo punto i confini entravano nella zona dei Berici, nel territorio cioè che ci interessa conoscere più da vicino. Il punto cruciale per noi è proprio la Cengia de Forla poiché da qui partiranno anche, come vedremo, i confini del Grande Bosco. Dalla Cengia de Forla, in altre parole, i confini delle colture proseguono seguendo i perimetro meridionale, estrerno del territorio che sarà di Villabalzana; i confini del Grande Bosco, invece, ne segneranno il perimetro settentrionale, interno.