Genealogia Famiglie Casarotto


I Colli Berici e il Lago di Fimon

I COLLI BERICI

I Colli Berici sono le colline vicentine per antonomasia dal momento che si estendono interamente entro i limiti amministrativi della provincia. Sorgono a Sud della città di Vicenza ed immediatamente a ridosso della medesima condizionando fortemente il paesaggio. Assolutamente isolato sia dai Monti Lessini ad Ovest che dai Colli Euganei ad Est, il complesso collinare berico è caratterizzato da una morfologia alquanto dolce e distesa, totalmente diversa dalla caratteristica "conicità", di origine vulcanica, degli Euganei. Ben differente anche la loro costituzione geologica. Gli Euganei infatti sono costituiti da trachite, una roccia di tipo vulcanico formatasi in ambiente sotterraneo, mentre i Berici sono in prevalenza calcarei, vale a dire composti da una roccia creatasi per lenta deposizione di sabbie ed organismi marini, sul fondo di un'immensa laguna.

Come accennato più sopra, la posizione dei Colli Berici è isolata dal resto dei rilievi veneti e la loro pur complessa organicità orografica hanno fatto sì che da sempre queste colline venissero considerate dal punto di vista escursionistico come delle montagne in miniatura, palestre ideali per camminare in tutte le stagioni dell'anno nella natura.

 

Colli Berici 

IL LAGO DI FIMON

Elemento geografico di estrema rilevanza, sia sotto il profilo geomorfologico che sotto quello faunistico-botanico, è poi nel panorama berico il celebre Lago di Fimon, situato a pochi chilometri da Vicenza. Di origine quaternaria ed abitato in più riprese dal Neolitico fino all'Età del Bronzo – come testimoniato dal ritrovamento di numerosissimi siti – è un "residuo glaciale" racchiuso nella "Valle di Fimon", il cui unico sbocco sulla pianura è nel breve tratto di congiunzione tra le frazioni di S.Croce Bigolina e Lòngara. Qui i depositi alluvionali hanno livellato il fondo della valle alla grande pianura padana. La valle comunque è sempre stata paludosa ma già dall'Età del Bronzo iniziò ad essere frequentata ed abitata ed ovunque troviamo testimonianze di una presenza umana stabile. L'opera dell'uomo in epoca storica ha determinato un progressivo consolidamento degli strati torbosi ed il drastico ridimensionamento degli specchi lacustri, di cui il Lago di Fimon è l'ultimo rimasto.

Colli Berici e Lago di Fimon

 

Nà cròxe de òjo – di Paola Agostini in Casarotto

( Una croce di olio – poesia sulle molteplici virtù e benefici dell’olio d’oliva)

“ Nel magnar”

          na cròxe de òjo, né i ani passài,

          sontà su a panà, tanta xente ga sfamà.    

          Oncò l’òjo el riva da tuto el stivàe

          amaro, agrodolse, frutà, el da

          sodisfassiòn a ogni palà.

 

“Par la beléssa dee fémene”

          l’òjo fa lìssia la pèle, xe deventa

          morbide come el veludo,

          e xe slusà come le stéle.

 

“Par la salute”

          l’òjo mandà zò con moderassiòn

          te posta el stomégo, te snéta e arterie

          sbassàndo a pressiòn.

 

“Par i sacramenti”

          l’òjo  le simbolo de pace, fòrsa

          e purificassiòn, pa el batesando,

          el cresimando…. pa el moribondo

          i òji santi, da solievo spirituale

          e corporale…. po’ xe fa anca el funerale.

 

                                      Cussì

          Ghe vol l’òjo pa destrigare

          i dialeti, le sò virtù e xe infinìe

          e le region d’Italia cò sta croxe de òjo

          le resta unìe.